Tra tanti saggi sulla mitica città, “Erice, ‘u Munti” si differenzia per la struttura narrativa, enunciata dal sottotitolo: Itinerario tra storia e monumenti. Un itinerario che percorre il divenire della città trimillenaria partendo dalla Rocca – originaria conformazione geofisica poi divenuta Tempio con l’organizzazione del culto di Venere da parte di Enea – per proseguire con 44 soste che raccontano la storia dei monumenti nei tre fondamentali periodi che hanno definito Erice, sia storicamente che topograficamente: I - Decumano: città sacrale; II - Prima espansione: città politico-cultuale; III - Seconda espansione: città medievale. Tre periodi distinti, contrassegnati, inizialmente, dalla gestualità e dall’oralità, per giungere, molti secoli dopo, all’epoca in cui grafemi fenicio-punici, corposi manoscritti, antichissimi registri di notai, ne fecero una città della scrittura. All’itinerario in soste segue la sezione Tra mito e storia, costituita da approfondimenti su luoghi e personaggi trattati, a completare il saggio.
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