Che succede in un teatro lirico quando si spegne la luce e il portone resta chiuso per oltre vent’anni? In un immaginario Teatro "Massimo" sprofondato nel sonno di un restauro infinito, i personaggi d’opera prendono possesso dell’edificio abbandonato e cercano di riconquistare il palcoscenico perduto con una sorta di resistenza civile: riprendono vita le loro storie - con amori, intrighi e vendette - al di là dei ’libretti’ a cui obbedivano. E così, mentre in teatro si consuma il dualismo tra l’autorità di Nabucco e l’impeto di Mefistofele, fuori dal cancello un giornalista donchisciottesco, deciso a svelare il mistero del teatro, duella a distanza con un politico maneggione.Il finale, imprevedibile, è scandito dalla musica possente del coro di un "Nabucco" truccato.