Le culture politiche possono mutare in seguito a fratture storico-sociali, come possono riprendere sembianze della loro tradizione. È quanto è avvenuto nell’Età di Berlusconi, cioè nella Lunga Transizione italiana fra una Prima Repubblica e una Seconda che tarda a venire. La frammentazione territoriale della cultura politica degli italiani, che l’ha sempre fatta somigliare al vestito di Arlecchino, ha nuovi colori: il rosso e il bianco delle due grandi subculture comunista e democristiana sono scomparsi, mentre si è imposto il verde della Lega Nord; si sono ravvivati i colori dei regionalismi della periferia e s’è mantenuto il diverso colore del Mezzogiorno. La cultura politica degli italiani ha assunto di nuovo, come spesso in passato, il sembiante di Pulcinella: la maschera che, disattendendo le regole e cercando soltanto il proprio tornaconto, crede di essere "furba", mentre finisce con il buscarne da chi ha trovato nuovi modi per asservirla.
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