La filosofia, dopo alcuni decenni di eclissi, sembra essere tornata di moda. Corre dunque, come avviene nei fenomeni di moda, il rischio della banalizzazione. Da qui l’idea di questo libro che vorrebbe spiegare come si filosofa e, soprattutto, perché l’uomo e la donna della strada dovrebbe filosofare pur occupandosi abitualmente d’altro nella vita. Con rigore concettuale, ma anche con uno stile comunicativo accessibile e accattivante, si evocano alcune domande fondamentali (si può afferrare qualche verità o tutte le opinioni sono soggettive? E’ possibile sperimentare la felicità? Che senso può rintracciarsi nell’esperienza della mortalità? Qual è il posto dell’uomo nell’universo? La ragione può pronunziarsi sulla questione di Dio? In che rapporto sta il pensiero filosofico con la poesia, con la mistica religiosa e con la prassi politica?) e si rivisitano alcune delle risposte più significative che sono emerse in duemila e cinquecento anni di storia del pensiero occidentale.Il volume è completato dalla rassegna critica di numerose pubblicazioni - che il lettore potrà consultare, per proseguire la riflessione, in biblioteche e librerie - dedicate ad introdurre alla filosofia le persone che non l’hanno mai studiata a scuola o che l’hanno studiata ormai da troppo tempo. E forse neppure tanto bene. Come commento ’a caldo’, la Lettera di un’amica di Francesca Rigotti, docente di Dottrine politiche all’Università di Lugano (Svizzera).